Sabato 11 febbraio, memoria della Madonna di Lourdes, abbiamo avuto l’occasione di onorare in modo particolare la XXV Giornata Mondiale del Malato.
In mattinata la corale della Domus si è recata a Cittadella di Porto Mantovano, per animare col proprio canto, la Santa Messa celebrata dal nostro Parroco, Don Gianni.
Nel pomeriggio, la Solenne celebrazione a livello diocesano nella Chiesa di San Pietro, affollata di ammalati, anziani provenienti dalle case di riposo e dalle abitazioni private, accompagnati e assistiti dai volontari dell’Avulss di Bozzolo e dell’Unitalsi di Cremona: un mosaico di presenze in cui la fragilità si è fatta canto dell’anima, gioia, lode, carità.
Alle 15.30 la recita del Santo Rosario meditato, curato dai volontari dell’Unitalsi: Lourdes, Maria Immacolata, malati.
Tutto è diventato preghiera.
Alle 16 il parroco Don Gianni introduce le celebrazioni con i Saluti al Vescovo, Mons Antonio Napolioni, ed alle autorità presenti.
Quindi ha inizio la Santa Messa presieduta dal nostro Vescovo e concelebrata da numerosi sacerdoti; in particolare erano presenti Don Maurizio Lucini, incaricato diocesano per la pastorale della salute, e Don Luigi Pisani, vicario zonale. L’animazione dei canti è stata affidata alla corale parrocchiale che ha coinvolto anche l’assemblea nell’esecuzione di alcuni canti mariani.
Nell’omelia, richiamando un passaggio della lettera scritta dal Santo Padre per questa giornata, il Vescovo Antonio sottolinea che “L’umile ragazza di Lourdes racconta che la Vergine la guardava come si guarda una persona. Bernardette povera, umile, analfabeta, si senta guardata da Maria come persona. La Bella Signora le parla con grande rispetto, senza compatimento. Questo ci ricorda che ogni malato è e rimane sempre un essere umano e come tale va trattato. Non un numero, non un caso clinico, non un fascicolo sanitario, ma una persona. Chiediamo a Maria la grazia di saperci sempre relazionare al malato come una persona, riuscendo a lanciare il nostro sguardo oltre la sua fragilità umana, per condividere e valorizzare il significato della sua sofferenza.”
Incarnando queste parole, gli ammalati accompagnati dai volontari, sono stati protagonisti di significativi momenti liturgici come la presentazione dei doni dell’offertorio e la deposizione della corona di fiori ai piedi della Statua della Vergine.
Al termine della celebrazione il Vescovo si è recato alla Domus per un fraterno saluto agli ospiti: per tutti un sorriso, una stretta di mano, un paterno abbraccio. Dopo un breve incontro col Direttore Generale dell’Opera Immacolata Concezione Onlus, Dottor Fabio Toso ed il Coordinatore della struttura, Dottor Tonino Pettina, accompagnato dalla Superiora e dal Parroco, ha desiderato incontrare anche gli ospiti allettati per un momento di condivisione, un augurio di guarigione, una parola di cristiana speranza.
Anche agli operatori incontrati lungo il suo percorso una parola di ringraziamento e di esortazione ad essere sempre “Riflesso della tenerezza di Maria”.
Altra doverosa tappa del pomeriggio bozzolese, il Presidio Riabilitativo Multifunzionale Don Primo Mazzolari.
Dopo il saluto d’accoglienza del Direttore Sanitario e del Sindaco Cinzia Nolli, il Vescovo si è recato in cappella per un momento di spiritualità guidato dal gruppo di Piccola Betania alla Badia.
Quindi una visita ai reparti, dove ha dedicato tempo ed attenzioni ai degenti ed agli operatori. “ Prendendo spunto dalle belle pagine scritte da Don Primo Mazzolari sulla Parabola del Buon Samaritano, vi auguro di prendere il gusto di essere gli uni Buoni Samaritani per gli altri, perché a turno, prima o poi, siamo tutti mezzi morti lungo la strada, ma se avremo imparato ad uscire da noi stessi, a venirci incontro nelle piccole cose di ogni giorno, allora sì che si realizzerà la civiltà dell’amore.”
Facciamo tesoro di questo Augurio del nostro Vescovo.