Papa Francesco a Bozzolo


Martedì 20 giugno abbiamo vissuto una giornata che passerà alla storia. Nel nostro piccolo e umile paese è arrivato Papa Francesco, per pregare sulla tomba di Don Primo Mazzolari, profetico sacerdote bozzolese per il quale è avviato il processo di Beatificazione.
Inutile dire che da settimane ci stavamo preparando all’evento.
Spiritualmente, pregando per il Papa e le sue intenzioni, visionando contributi video e leggendo alcuni testi biografici dedicati al Santo Padre.
Materialmente, preparando un lunghissimo striscione di Benvenuto e bandierine da sventolare in segno di affettuoso saluto.
La visita era stata annunciata in forma privata, senza papa mobile e senza possibilità di tappe intermedie lungo il percorso.
Ma, per fortuna, il percorso studiato dalla sicurezza per far giungere Papa Francesco dal campo sportivo dove è atterrato l’elicottero, sino alla chiesa di San Pietro che custodisce la tomba di Don Mazzolari, prevedeva il passaggio per via Matteotti, via sulla quale si affaccia un portone di servizio della nostra struttura.
Pertanto, come previsto nei giorni dell’attesa, abbiamo potuto disporci dietro le transenne per assistere al passaggio del Papa. Potete solo immaginare la nostra emozione!Mancava una manciata di minuti alle ore 9, in perfetto orario, quando sulle nostre teste abbiamo visto passare l’elicottero bianco del Santo Padre.
Poco dopo ecco il corteo affacciarsi sulla via. Tutti coloro che possono si alzano in piedi, incominciano a sventolare le bandierine, ed eccolo che arriva…. I più coraggiosi riescono ad abbozzare un saluto “Benvenuto Santità”, “Grazie, Santo Padre” ! Sono pochi secondi, il tempo di percorrere in macchina quei metri di strada davanti a noi, ma l’emozione è indescrivibile ed il suo riverbero si prolunga nel ricordo di quegli attimi.
“Ma lo sai che se avessi osato allungare un poco di più il braccio, avrei quasi quasi toccato la sua mano”
“Ma il Papa mi ha guardato negli occhi, guardava proprio me, mentre mi salutava”
Ciascuno aveva la sua emozione, il suo ricordo, la sua gioia da trasmettere agli ospiti che hanno preferito seguire tutto dal maxischermo del salone collegato con la televisione che trasmetteva in diretta l’evento.
Da qui abbiamo potuto seguire l’arrivo del Papa sul sagrato della chiesa dove, rompendo il rigido cerimoniale , si è intrattenuto con i bambini del grest e con i molti fedeli che lo stavano aspettando.
Abbiamo ascoltato attentamente il discorso commemorativo pronunciato dal Santo Padre in chiesa, alla presenza di centinaia di sacerdoti delle diocesi di Cremona e Mantova. E poi di nuovo fuori, in Via Matteotti, dove il Papa sarebbe ripassato per ritornare al campo e prendere l’elicottero che l’avrebbe portato a Barbiana, sulla tomba di Don Lorenzo Milani. E di nuovo la stessa grande emozione, se possibile ancora più incredibile perchè “Vedere il Papa due volte in un giorno solo quando ci ricapiterà!? Mai più!!!”